“L’attività di teorico e ricercatore di Fersen che la critica, salvo poche eccezioni, ha posto in secondo piano se non addirittura ignorato, rappresenta la parte più vitale del suo percorso. Non solo per il valore intrinseco di alcune scoperte ma perché tali scoperte, o comunque la messa a fuoco di certe questioni, sono state fatte da un artista che si è posto in maniera radicale i problemi ultimi della sua arte.”
Dalla quarta di copertina della Critica del teatro puro